
Malattia Psicosomatica
L’IMPORTANZA DELL’EQUILIBRIO INTERIORE PER UNA VITA SANA
Quante volte abbiamo sentito, riferito ad una malattia, dire “E’ psicosomatico”?
E quanto spesso si cade nel tranello di catalogare un sintomo o una patologia psicosomatico/a meno reale di un raffreddore?
Iniziamo dicendo che, in generale, non abbiamo ancora sviluppato una consapevolezza personale e collettiva del guardare al fenomeno corpo/mente in quanto unità inscindibile, e di conseguenza tendiamo a separare e successivamente etichettare le problematiche interiori come meno importanti di quelle più strettamente legate al corpo fisico.
Ovviamente, a tutti noi è capitato almeno una volta nella vita, di avere un malessere fisico, anche di lieve entità, e quello che di solito facciamo è prenderci cura dei sintomi per guarire ed uscire da una zona di fastidio o dolore il prima possibile, a prescindere dal metodo utilizzato ( dai medicinali di sintesi, alla fitoterapia, ai rimedi “della nonna” ecc …) .
Questo accade perché il corpo ci da dei segnali il più delle volte inequivocabili, attraverso i quali noi ci accorgiamo che non stiamo bene, e che il nostro stato di salute non è momentaneamente in equilibrio. Nei casi più gravi proviamo dolore vero e proprio, quindi il corpo ci chiama a gran voce perché possiamo prenderci cura di lui.
“Salute è la nostra eredità, il nostro diritto, è la completa e piena unione fra Anima, Mente e Corpo, e questo non è un ideale difficile e irraggiungibile, ma talmente facile e naturale che parecchi di noi l’hanno trascurato”.
E.Bach
Bene, anche l’Anima ci parla, ma usa spesso dei toni molto più sottili, parla una lingua che ancora non conosciamo bene, sussurra delicatamente. E spesso accade che, distratti dalla vita quotidiana, immersi nel rumore di fondo dei nostri pensieri e nel caos che ci circonda, manchiamo questo dialogo tenue, sottile, che richiede una presenza e una cura maggiore di quella che gli dedichiamo abitualmente. E dunque, cosa accade se la nostra voce interiore non viene ascoltata? Lei cercherà e troverà altri modi per farsi sentire, per recapitarci dei messaggi importanti, sostanziali per la nostra crescita ed espansione del nostro potenziale. Cosa sappiamo meglio ascoltare ed interpretare all’interno del nostro sistema? Ma il corpo, naturalmente. E l’Anima lo sa.
Quindi l’Anima si serve del corpo per parlarci quando non siamo sintonizzati con lei, e il modo in cui ci comunica attraverso il corpo sono le SENSAZIONI; ad esempio, ci viene la pelle d’oca quando ascoltiamo una musica o una poesia che va dritta nel nostro cuore, oppure ci si chiude lo stomaco se vediamo una scena per noi raccapricciante …
Ma quando il messaggio che la nostra voce interiore sta cercando di comunicarci riguarda sfere più alte del nostro essere e cade inascoltata, ecco sopraggiungere dei sintomi “fastidiosi, scomodi” che hanno la funzione di destarci dal torpore in cui siamo e che ci mettono in ascolto.
I sintomi fisici sono il campanellino d’allarme che qualcosa non va nella nostra sfera “invisibile”; quando questi compaiono è naturale prendersene cura, e se in qualche modo il messaggio che sono venuti a recapitarci viene compreso, probabilmente non faranno la loro ricomparsa. Ma quando andiamo a lavorare sul sintomo senza comprendere la radice più intima di esso, e’ molto probabile che, finito l’effetto del rimedio che lo cura, si riaffaccerà ancora e ancora sotto forma di recidive o ricadute, finché il suo lavoro di messaggero non sarà portato a termine .
La malattia, dunque, è il modo più estremo che la tua anima usa per poter instaurare un dialogo con te. E’ una opportunità per comprendere se stiamo prendendo una strada “sbagliata”, che ci sta allontanando dal nostro Essere più autentico. Tutto ciò avviene per il nostro beneficio, e a dispetto di quello che potrebbe sembrare, non e’ una punizione per non essere stati in grado di ascoltare la propria anima, bensì una strategia che la nostra parte più intima attua al fine di prosperare.
Dunque, ammesso di concordare con quanto condiviso fin qui, nasce spontanea l’osservazione: è possibile considerare la malattia fisica un fenomeno separato dalla psiche? E’ reale catalogare solo certi tipi di sintomi “psicosomatici” ?O forse guardando meglio , il fenomeno corpo /mente è intero e quindi qualsiasi cosa lo riguardi va osservata nella sua totalità?
Nell’esplorazione del mondo interiore non ci sono mappe da seguire, ognuno deve tracciare il proprio percorso, quindi non ci sono certezze ne’ risposte preconfezionate. Ogni essere umano è un territorio sconosciuto e inesplorato.
Quello che possiamo fare è trovare il tempo di stare con noi stessi, abbassare il volume del rumore fuori da noi per poter ascoltare quella voce, sentire cosa ha da dirci, lasciarci ispirare da chi ha già iniziato questo viaggio verso se stesso/a , per poter vivere con maggiore pienezza questa realtà in cui siamo immersi, godendo della bellezza di scoprire il grande mistero dell’Esistenza.
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Malattia Psicosomatica
L’IMPORTANZA DELL’EQUILIBRIO INTERIORE PER UNA VITA SANA
Quante volte abbiamo sentito, riferito ad una malattia, dire “E’ psicosomatico”?
E quanto spesso si cade nel tranello di catalogare un sintomo o una patologia psicosomatico/a meno reale di un raffreddore?
Iniziamo dicendo che, in generale, non abbiamo ancora sviluppato una consapevolezza personale e collettiva del guardare al fenomeno corpo/mente in quanto unità inscindibile, e di conseguenza tendiamo a separare e successivamente etichettare le problematiche interiori come meno importanti di quelle più strettamente legate al corpo fisico.
Ovviamente, a tutti noi è capitato almeno una volta nella vita, di avere un malessere fisico, anche di lieve entità, e quello che di solito facciamo è prenderci cura dei sintomi per guarire ed uscire da una zona di fastidio o dolore il prima possibile, a prescindere dal metodo utilizzato ( dai medicinali di sintesi, alla fitoterapia, ai rimedi “della nonna” ecc …) .
Questo accade perché il corpo ci da dei segnali il più delle volte inequivocabili, attraverso i quali noi ci accorgiamo che non stiamo bene, e che il nostro stato di salute non è momentaneamente in equilibrio. Nei casi più gravi proviamo dolore vero e proprio, quindi il corpo ci chiama a gran voce perché possiamo prenderci cura di lui.
“Salute è la nostra eredità, il nostro diritto, è la completa e piena unione fra Anima, Mente e Corpo, e questo non è un ideale difficile e irraggiungibile, ma talmente facile e naturale che parecchi di noi l’hanno trascurato”.
E.Bach
Bene, anche l’Anima ci parla, ma usa spesso dei toni molto più sottili, parla una lingua che ancora non conosciamo bene, sussurra delicatamente. E spesso accade che, distratti dalla vita quotidiana, immersi nel rumore di fondo dei nostri pensieri e nel caos che ci circonda, manchiamo questo dialogo tenue, sottile, che richiede una presenza e una cura maggiore di quella che gli dedichiamo abitualmente. E dunque, cosa accade se la nostra voce interiore non viene ascoltata? Lei cercherà e troverà altri modi per farsi sentire, per recapitarci dei messaggi importanti, sostanziali per la nostra crescita ed espansione del nostro potenziale. Cosa sappiamo meglio ascoltare ed interpretare all’interno del nostro sistema? Ma il corpo, naturalmente. E l’Anima lo sa.
Quindi l’Anima si serve del corpo per parlarci quando non siamo sintonizzati con lei, e il modo in cui ci comunica attraverso il corpo sono le SENSAZIONI; ad esempio, ci viene la pelle d’oca quando ascoltiamo una musica o una poesia che va dritta nel nostro cuore, oppure ci si chiude lo stomaco se vediamo una scena per noi raccapricciante …
Ma quando il messaggio che la nostra voce interiore sta cercando di comunicarci riguarda sfere più alte del nostro essere e cade inascoltata, ecco sopraggiungere dei sintomi “fastidiosi, scomodi” che hanno la funzione di destarci dal torpore in cui siamo e che ci mettono in ascolto.
I sintomi fisici sono il campanellino d’allarme che qualcosa non va nella nostra sfera “invisibile”; quando questi compaiono è naturale prendersene cura, e se in qualche modo il messaggio che sono venuti a recapitarci viene compreso, probabilmente non faranno la loro ricomparsa. Ma quando andiamo a lavorare sul sintomo senza comprendere la radice più intima di esso, e’ molto probabile che, finito l’effetto del rimedio che lo cura, si riaffaccerà ancora e ancora sotto forma di recidive o ricadute, finché il suo lavoro di messaggero non sarà portato a termine .
La malattia, dunque, è il modo più estremo che la tua anima usa per poter instaurare un dialogo con te. E’ una opportunità per comprendere se stiamo prendendo una strada “sbagliata”, che ci sta allontanando dal nostro Essere più autentico. Tutto ciò avviene per il nostro beneficio, e a dispetto di quello che potrebbe sembrare, non e’ una punizione per non essere stati in grado di ascoltare la propria anima, bensì una strategia che la nostra parte più intima attua al fine di prosperare.
Dunque, ammesso di concordare con quanto condiviso fin qui, nasce spontanea l’osservazione: è possibile considerare la malattia fisica un fenomeno separato dalla psiche? E’ reale catalogare solo certi tipi di sintomi “psicosomatici” ?O forse guardando meglio , il fenomeno corpo /mente è intero e quindi qualsiasi cosa lo riguardi va osservata nella sua totalità?
Nell’esplorazione del mondo interiore non ci sono mappe da seguire, ognuno deve tracciare il proprio percorso, quindi non ci sono certezze ne’ risposte preconfezionate. Ogni essere umano è un territorio sconosciuto e inesplorato.
Quello che possiamo fare è trovare il tempo di stare con noi stessi, abbassare il volume del rumore fuori da noi per poter ascoltare quella voce, sentire cosa ha da dirci, lasciarci ispirare da chi ha già iniziato questo viaggio verso se stesso/a , per poter vivere con maggiore pienezza questa realtà in cui siamo immersi, godendo della bellezza di scoprire il grande mistero dell’Esistenza.